I due edifici dialogano fra di loro, sia per assonanze formali che di materiali; pur avendo entrambi una differente personalità che ne caratterizza i volumi permettendone l’immediata riconoscibilità. La casa A è caratterizzata dal gioco dei contrasti tra il volume dell’elemento verticale ed il volume del corpo orizzontale. La torre verticale, rivestita in materiale lapideo, culmina nel locale tecnico e nella soprastante falda di copertura fotovoltaica inclinata verso sud. L’elemento orizzontale gioca nella diversità dei materiali e nelle trasparenze, infatti il piano terra pressoché vetrato contrasta con il volume superiore molto compatto che vi si sovrappone quasi lievitando. La casa B è caratterizzata da un volume compatto ad andamento trapezoidale eroso in alcuni punti. I punti di erosione corrispondono ad una corte affacciata verso il giardino interno ed a due terrazze poste rispettivamente al primo piano ed in copertura. L’integrità del volume viene poi ad essere recuperata tramite un sistema di elementi frangisole che avvolgono lo spazio in corrispondenza dei volumi mancanti. I due edifici accomunati tramite i materiali e i colori utilizzati si interfacciano tramite la sistemazione a giardino di tutte le aree esterne. (testo tratto dalla sorgente originale)
Sorgente: VILLA P2 – Studio Scau – Architettura